Detrazioni fiscali per carichi di famiglia: l’INPS adegua il suo sistema informativo

L’aggiornamento si è reso necessario a causa delle modiche apportate in materia dalla Legge di di bilancio 2025 (INPS, messaggio 26 febbraio 2025, n. 698).

La Legge di bilancio 2025 (articolo 1, comma 11, Legge n. 207/2024) ha introdotto alcune novità in materia di detrazioni per carichi di famiglia, modificando l’articolo 12 del Testo Unico delle imposte sui redditi (TUIR).

Di conseguenza, l’INPS, in qualità di sostituto di imposta, con effetto dal corrente anno, ha proceduto ad adeguare il sistema informativo delle “Detrazioni Unificate” come di seguito rappresentato:

–  azzerando, in quanto non spettanti, le detrazioni per figli a carico che hanno compiuto 30 anni e non sono disabili;

–  revocando, in quanto non spettanti, le detrazioni per gli altri familiari a carico e inserita la possibilità di dichiarare che si tratta di soggetto ascendente convivente con il contribuente.

Per quanto riguarda, invece, la novella normativa inserita dall’articolo 1, comma 11, lettera b) della citata Legge di bilancio 2025, l’INPS fa riserva di fornire, con successivo messaggio, ulteriori indicazioni operative. Tuttavia, l’Istituto ritiene utile precisare che è rimasta invariata la disciplina dei non residenti (cosiddetta Schumacker) prevista dall’articolo 24, comma 3-bis, del TUIR.

Infine, nel messaggio in commento, l’INPS rammenta che è onere del contribuente, come previsto dall’articolo 23 del D.P.R. n. 600/1973, dichiarare di avere diritto alle detrazioni previste dall’articolo 12 del TUIR e comunicare tempestivamente eventuali variazioni al sostituto di imposta.

Ebav Veneto: assunzione ex apprendisti già alle dipendenze dell’azienda

Previsto un contributo per l’assunzione a tempo indeterminato nell’anno di competenza 

L’Ente Bilaterale Artigianato Veneto offre un contributo per l’assunzione a tempo indeterminato degli ex apprendisti già alle dipendenze dell’azienda.
Ogni categoria prevede un massimo di contributi erogabili per l’anno di competenza e pertanto, le domande presentate vengono inserite in una graduatoria annuale.
Tale graduatoria verrà ordinata alla presentazione di tutte le domande per l’anno di competenza, in base al quoziente calcolato come rapporto tra:
– numero di apprendisti assunti a tempo indeterminato nell’anno di competenza (numeratore);
– numero dipendenti in forza nel mese di dicembre dell’anno di competenza (denominatore).
Il numero dipendenti nel dicembre viene conteggiato sommando il numero di lavoratori presenti nella denuncia B01 di dicembre dell’anno di competenza, considerando in percentuale i lavoratori part time (due lavoratori full time e un lavoratore part time al 60% equivalgono a 2,60 lavoratori in forza complessivi).
Le domande escluse dalla graduatoria possono essere recuperate in base a specifiche delibere dei relativi Comitati di Categoria.
I contributi verranno erogati entro 3 mesi dalla data di scadenza del servizio tramite accredito su conto intestato al soggetto richiedente. 
La mancanza di dichiarazione IBAN, l’assenza di documentazione o di altri requisiti richiesti, possono determinare la mancata erogazione nei tempi previsti. 
L’Ente erogherà il contributo richiesto esclusivamente fino al permanere della capienza dei fondi e/o delle risorse economiche dedicate al servizio, oggetto della richiesta del contributo stesso.

Ebac: contributo aggiornamento professionale

A sostegno dei datori di lavoro, è previsto un contributo fino ad un massimo di 500,00 euro

L’Ente Bilaterale Artigianato Campania offre ai datori di lavoro e i loro dipendenti che vogliono aggiornare le proprie competenze un contributo pari al 50% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 500,00 euro. 
Ai fini della richiesta, è necessario allegare:
– documentazione attestante l’acquisizione del requisito;
– documentazione attestante le spese sostenute;
– autorizzazione al trattamento dei dati ai fini della legge sulla privacy (mod. EBAC);
– fotocopia documento identità del richiedente.
Nel caso di assistenza, è possibile recarsi presso uno degli Sportelli Territoriali attivi su tutto il territorio campano ovvero presso la sede dell’Ente. 

Manageritalia: attivo il credito welfare 2025 per i dirigenti

Caricata in piattaforma la seconda tranche del credito welfare per i dirigenti

Manageritalia ha reso noto il caricamento della seconda tranche del credito welfare che spetta ai dirigenti in servizio, secondo quanto stabilito dal rinnovo dei contratti dei dirigenti delle aziende del terziario. Il credito welfare, da 1.000,00 a 1.500,00 euro annui a seconda del CCNL, si somma al credito 2024, nel caso in cui non sia stato speso in tutto o in parte. La piattaforma offre la possibilità di ampliare le prestazioni sanitarie del Fasdac e previdenziali del Fondo Mario Negri, oltre ad un welfare globale per il dirigente ed i suoi familiari ed interessa anche la formazione, i servizi socioassistenziali, il rimborso delle spese scolastiche, assistenziali, il trasporto pubblico e molto altro. 
I dirigenti possono accedere alla piattaforma dal sito Cftmt con le proprie credenziali, così come le aziende. 

Costituzione della rendita vitalizia: illustrate le novità del Collegato Lavoro

Esposta la nuova disposizione normativa introdotta dall’articolo 30 della Legge n. 203/2024 e fornite le relative istruzioni amministrative (INPS, circolare 24 febbraio 2025, n. 48).

Con la circolare in commento, l’INPS a provveduto a illustrare quanto stabilito dall’articolo 30 del Collegato Lavoro (Legge n. 203/2024) in materia di costituzione della rendita vitalizia, in relazione a contributi pensionistici obbligatori non versati e prescritti.

Infatti, con l’introduzione del comma settimo all’articolo 13 della Legge n. 1338/1962, a decorrere dal 12 gennaio 2025 (data di entrata in vigore del Collegato), il lavoratore ha ora la possibilità di richiedere direttamente la rendita vitalizia senza doversi sostituire al datore di lavoro inadempiente, ma solo quando il diritto di quest’ultimo (e del lavoratore in sostituzione) è ormai prescritto; ovvero quando, in forza della maturata prescrizione, la rendita vitalizia non possa più essere richiesta all’Istituto né dal datore di lavoro né dal lavoratore, in sostituzione del datore di lavoro.

Al riguardo, l’Istituto precisa che la prescrizione decennale inizia dal momento in cui il diritto può essere fatto valere, ovvero dal giorno di scadenza del termine di prescrizione dei contributi, che il datore di lavoro avrebbe dovuto versare e non ha versato. 

Peraltro, oltre che alle domande e ai ricorsi inoltrati a decorrere dall’entrata in vigore della Legge n. 203/2024, le indicazioni fornite con la circolare in oggetto trovano applicazione anche a tutte le domande di rendita vitalizia e ai ricorsi inoltrati prima del 12 gennaio scorso che risultino giacenti e non ancora definiti.

Infine, l’INPS nella circolare in argomento ha inserito anche gli adempimenti amministrativi a carico del datore di lavoro o del lavoratore o dei suoi superstiti, i profili istruttori e l’onere di riscatto, il profilo degli iscritti alla Gestione pubblica.

Milleproroghe 2025 convertito in legge: le misure sul lavoro

In Gazzetta ufficiale gli interventi sui contratti a termine e sui termini prescrizionali degli obblighi contributivi delle PA (Legge 21 febbraio 2025, n. 15).

Il Decreto Milleproroghe 2025 (D.L. n. 202/2024) è stato convertito in Legge n. 15/2025 e pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 24 febbraio 2025. Per quanto riguarda il lavoro, il provvedimento conferma innanzitutto quanto previsto dal decreto in materia di contratti a tempo determinato di durata superiore ai 12 mesi, ma comunque non eccedenti i 24 mesi. Viene, infatti, spostata al 31 dicembre 2025 (dal precedente termine del 31 dicembre 2024) la possibilità di sottoscrivere tali contratti per esigenze di natura  tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti nel caso la contrattazione collettiva non abbia previsto una propria casistica (articolo 19, comma 1, lettera b), D.Lgs. n. 81/2015 come modificato dall’articolo 14, comma 4, D.L. n. 202/2024).

Inoltre, per quel che concerne le pubbliche amministrazioni viene prorogata al 31 dicembre 2025 la sospensione dei termini prescrizionali per gli obblighi contributivi in favore dei dipendenti delle PA (articolo 1, comma 2, lettera a) del D.L. n. 202/2024) e in favore di collaboratori coordinati e continuativi (articolo 1, comma 2, lettera b) del D.L. n. 202/2024).

 

CIPL Edilizia Industria Salerno: stabiliti i valori EVR 2025



L’Elemento variabile della retribuzione è pari al 4% dei minimi in vigore al 1° gennaio 2025


Il 12 febbraio scorso l’Ance Aies insieme ai rappresentanti territoriali della provincia di Salerno di Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil hanno siglato il verbale di accordo relativo all’EVR 2025, disciplinato dall’art. 3 del CCNL 19 aprile 2010, fissato nella misura massima del 4% dei minimi di paga base in vigore alla data del 1° gennaio dell’anno di erogazione. Le Parti, dopo aver verificato i 4 indicatori per la determinazione a livello provinciale dell’emolumento riguardante il triennio 2024-2023-2022 con il triennio 2023-2022-2021, hanno stabilito che questi sono tutti positivi per un peso ponderale del 100%
Alla luce di quanto sopra indicato, l’EVR 2025 per la provincia di Salerno è pari al 4% dei minimi in vigore al 1° gennaio 2025. Gli importi sono riportati nelle tabelle di seguito. 

















Livello Importo EVR Operai
Operaio Comune 1° livello 0,23
Operaio Qualificato 2° livello 0,27
Operaio Specializzato 3° livello 0,30
Operaio 4° livello 0,32




























Livello Importo EVR Impiegati
1 39,49
2 46,21
3 51,34
4 55,29
5 59,24
6 71,09
7 78,99
7 Quadro 78,99

CCNL Edilizia Industria e cooperative: rinnovato il contratto nazionale

 L’ipotesi di accordo che verrà validata dalle assemblee dei lavoratori entro il 20 marzo 2025

Il 21 febbraio 2025 le componenti sociali dell’edilizia (Ance, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Produzione e Lavoro e Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil), dopo l’intesa raggiunta sulla parte economica lo scorso 28 gennaio, hanno sottoscritto l’ipotesi di accordo anche per la parte normativa. 
Dal punto di vista economico l’aumento salariale previsto al secondo livello è di 210,00 euro con incremento sui minimi del 18%, mentre dal punto di vista normativo il contratto si completa con gli accordi sul catalogo formativo nazionale, sorveglianza sanitaria, istanze del settore, premialità, trasferta nazionale, lavoro straordinario, non sovrapponibilità dei cicli contrattuali, prevedi e commissione classificazione. Di notevole interesse la definizione della denuncia unica, trasferta ed F24. Come affermano le OO.SS. di settore nella nota congiunta la denuncia unica oltre a promuovere la regolarità, garantisce maggiore trasparenza ed affidabilità dell’intero settore nei confronti dei soggetti terzi e delle Pubbliche Amministrazioni. Si tratta di un modello telematico che l’impresa dovrà inviare mensilmente alla Cassa Edile, contenente i dati riferiti al cantiere e all’operaio, dichiarando le ore lavorate e le ore non lavorate con campi bloccanti che impediscono le cd “sottodenunce” (ore dichiarate inferiori alle lavorate), erogazione dell’evr, applicazione contrattuale. Nella direzione della semplificazione e automatizzazione dei processi sono state inoltre definite novità anche sul nuovo regime di trasferta.
Entro il 20 marzo 2025 si svolgeranno le assemblee dei lavoratori per la validazione dell’ipotesi di accordo. 

CCNL Legno e Arredamento Artigianato: siglato verbale integrativo



Le Parti Sociali hanno definito i nuovi importi degli scatti di anzianità con decorrenza 1° gennaio 2025


Il giorno 17 febbraio 2025 le Associazioni datoriali e Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil hanno sottoscritto un verbale integrativo dell’ipotesi di accordo del CCNL Area Legno-Lapidei del 5 marzo 2024 in materia di scatti di anzianità.
Per il settore Legno, Arredamento, Mobili, l’art. 45 è stato aggiornato con la previsione secondo cui tutti i lavoratori, hanno diritto, per ogni biennio di anzianità prestato presso la stessa azienda, alla maturazione, indipendentemente da qualsiasi aumento di merito, di un massimo di 5 aumenti periodici di anzianità biennali deindicizzati e in cifra fissa. Dal 1° gennaio 2025 gli importi saranno i seguenti.

























Livelli Importo
AS 20,494
A 18,944
B 16,879
CS 16,181
C 15,329
D 14,296
E 13,522

Per quanto riguarda la categoria F non sono previsti scatti in quanto la stessa è transitoria. Ai lavoratori che hanno raggiunto il numero massimo di scatti previsti alla data del 31 dicembre 2024 verrà riconosciuto esclusivamente un aumento di 5,00 euro sull’ultimo dei 5 scatti maturati nel corso del precedente regime. Il lavoratore che alla data del 31 dicembre 2024 aveva in corso la maturazione di uno scatto in base al precedente regime, qualora termini il biennio di maturazione a partire dal 1° gennaio 2025 avrà diritto allo scatto secondo il nuovo importo. 
Per il Settore Escavazione e Lavorazione di materiali Lapidei, l’art. 45 bis è stato aggiornato con la previsione secondo cui i lavoratori, compresi quelli in forza alla data di stipula del contratto, hanno diritto a maturare 5 aumenti periodici di anzianità. Di seguito gli importi a decorrere dal 1° gennaio 2025.

























Livelli Importo
17,39
16,36
14,30
13,26
12,75
12,23
11,20

Resta inteso che, per gli scatti maturati fino al 31 dicembre 2024, continuano ad applicarsi gli importi previsti dal precedente regime. In caso di passaggio di categoria si fa riferimento a quanto previsto nel comma 5 del presente articolo. Ai lavoratori che hanno raggiunto il numero massimo di scatti previsti alla data del 31 dicembre 2024 verrà riconosciuto esclusivamente un aumento di 5,00 euro sull’ultimo dei 5 scatti maturati nel corso del precedente regime. Il lavoratore che alla data del 31 dicembre 2024 aveva in corso la maturazione di uno scatto in base al precedente regime, qualora termini il biennio di maturazione a partire dal 1° gennaio 2025 avrà diritto allo scatto secondo il nuovo importo. 

CCNL Enti Lirici: resoconto del Coordinamento Nazionale dei Corpi di Ballo

Incontro tra le sigle sindacali, i delegati dei territori e i numerosi tersicorei stabili e precari

Il 17 febbraio 2025 è avvenuto il confronto tra Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, Fials-Cisal, i delegati ed i tersicorei al fine di approfondire le problematiche del settore in merito al futuro del comparto danza nelle Fondazioni Lirico Sinfoniche. 
E’ stata evidenziata la necessità di un intervento istituzionale volto a potenziare il numero degli attuali corpi di ballo, partendo dalla ricostituzione qualora siano stati chiusi, all’interno delle dotazioni organiche delle fondazioni, alla pari degli altri settori produttivi. 
E’ stato inoltre richiesto un intervento di revisione e rafforzamento delle dotazioni organiche delle compagnie esistenti, al fine di raggiungere un numero di danzatori consono all’attività di balletto del repertorio classico e per la partecipazione alle produzioni operistiche.
Pertanto, il coordinamento si è dichiarato pronto all’attivazione di manifestazioni ed eventi che coinvolgano i tersicorei dei vari corpi di ballo italiani, finalizzati all’evidenza della valorizzazione del patrimonio artistico nazionale della Danza. 
Proseguirà il confronto tra le organizzazioni sindacali, le istituzioni e le direzioni delle Fondazioni lirico sinfoniche, con l’obiettivo di poter dare seguito concreto e costruttivo ad un futuro stabile e di qualità del settore del balletto classico, in modo che le alte professionalità che escono dalle prestigiose scuole di danza possano avere garanzie di maggiori possibilità di collocazione nelle compagnie di balletto nel nostro Paese.